YAN, CINA – Cinesi e Italiani

calligrafiaSe un italiano chiede ad un cinese: “Perché sei venuto in Italia?” Oppure se un italiano in Cina si presenta dicendo il suo paese di origine… che tipo di risposte pensa di avere?
“Sono qua per vedere il David di Michelangelo” oppure “Italia! Un paese antico, il Colosseo, il Vaticano, il gelato, la pizza, gli spaghetti…..”
Invece che risposta riceve? Italia! Calcio! Serie A! Milan!
È vero, per noi cinesi, la parola Italia, significa principalmente due cose: calcio e bei ragazzi; le due cose insieme diventano: un giocatore della Nazionale Azzurra, ad esempio Roberto Baggio.
Nel mio caso, dico semplicemente: “Sono venuta qua perché ho visto la faccia di Pippo Inzaghi alla tv.” Mi sono innamorata subito. Ho imparato la lingua perché volevo capire cosa dicesse direttamente, senza bisogno di intermediari o traduzioni. Appena sono arrivata, tutti mi chiedevano il motivo del mio essere qui. Per gli italiani sembra una cosa stranissima andare a vivere in un paese lontano. È vero, agli italiani piace restare casa. Invece, da noi, tutti vogliono andare via e fare un’esperienza nel mondo occidentale. Ci siamo convinti che la Cina di adesso sia rimasta molto indietro e dobbiamo quindi partire verso una vita migliore. L’Italia, almeno dal mio punto di vista, è come la Cina di 150 anni fa: si chiude e ha paura del mondo di fuori. Tutti e due questi paesi sono antichi, tutti e due una volta erano tra i paesi più potenti del mondo, tutti e due sono arroganti, ma alla fine tutti e due sono rimasti un po’ indietro. La Cina è stata distrutta 100 anni fa ed è stata completamente ricostruita. L’Italia, per fortuna, riesce a preservare la sua storia e la sua arte molto bene, ma ora la una domanda che mi faccio è: la storia è una risorsa o un ostacolo? O solo una scusa per essere pigri?
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