MALTA, Isola

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Gozo. È che noi l’isola ce l’eravamo immaginata proprio così. E poi abbiamo trovato “l’altra” (Malta). Che, per carità, ha il suo fascino, ma tutto un altro sapore.

E che sapore ha, Gozo?

Gozo ha il sapore fresco e liberatorio della fuga dalla città, anche quando la città da cui stai fuggendo è poco più che un paesello. Ha il sapore salato del mare bello, a dispetto di quello che ti sei lasciata alle spalle, altrettanto azzurro e pieno di promesse.

w_Gozo-(219)Gozo è “la casa al mare” dei maltesi, che detto così fa ridere, ma quando ci sei non fatichi a capire come una meta del genere possa rappresentare una vacanza anche per chi vive a mezzora di traghetto. Ed è stata proprio una maltese doc a consegnarci le chiavi del suo buen retiro gozitano: un appartamento talmente kitsch, familiare e alla buona che era impossibile non adorare dal primo momento. E infatti.

Gozo è affittare una macchina per arrampicarsi sulle sue strade polverose e in salita, perdere dieci anni di vita a ogni tergicristallo che parte al posto della freccia e muretto incautamente accostato durante una spericolata e ridanciana guida a sinistra. Da rifare.

Gozo è sgranare gli occhi di fronte al panorama. Perché un tramonto sull’Azure Window sarà pure sputtanato, ma accidenti se merita, merita davvero.

w_Gozo-(273)Abbiamo goduto di paesaggi lunari fatti di rocce, sale e vento a spazzare via i pensieri, di paradisi perduti dove il mare non si incontra che dopo aver percorso a nuoto un fiume verde dai contorni fioriti, di pesce profumato e vino ghiacciato in terrazza.

Gozo ci ha fatte innamorare e, come tutti gli innamorati che si rispettino, ci siamo scambiati le nostre promesse: promettimi di restare così, incantevole come ti ho conosciuta, e io prometto che tornerò.

Un giorno non lontano tornerò sull’Isola.

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