CAMBOGIA, Al Mercato

Phnom-Penh, Cambodia, Central Market
Phnom-Penh, Cambodia, Central Market

Il vero centro nevralgico di ogni città del Sud-est asiatico è, come ai tempi delle nostre nonne, il mercato rionale. Per me è il massimo del godimento. Insomma, lo amo. La Cambogia ospita forse il mercato più vivace. Voi come ve lo immaginate un mercato? Frutta e verdura, pesce, formaggi e carni, abbigliamento a prezzi popolari, qualche attrezzo da cucina o casalinghi o d’igiene, prodotti sottolio o locali… molto bene.

Ora toglieteci i formaggi (dolorosa assenza) e i sottolio (sopportabile) e aggiungeteci: giocattolerie, mercerie, parrucchiere, estetista, sartorie, ristoranti, bar…

Ma non è questione di cosa, bensì di come. Si trova frutta di ogni colore e forma a non finire, erbe senza nome, tuberi enormi tondi oblunghi a pera, uova rosa bianche nere marroni (cioè cotte sotto terra ed emananti tanfo da stroncare ogni iniziativa) e uova con il pulcino cotto dentro (prelibate, dicono), carni appese ai loro ganci oppure impilate sotto nuvole di mosche felici, polli spennati con le allegre zampette all’aria oppure vivi e schiamazzanti insieme ad oche ed anatre, riso riso riso in sacchi da 10 chili, variazioni sul tema pesce che vanno dalla tartaruga alla murena. Lo spazio è ristretto, diciamo pure intimo. A terra, paciugo. I pesci, ovviamente, sono tutti vivi e se la sguazzano in tinozze di metallo diametro 1 metro. Ogni tanto un pescione salta verso la libertà e prosegue imperterrito guizzando tra i piedi della gente, mentre la sua custode lo insegue senza lena. Tutti questi venditori, solitamente donne, stanno accovacciate dietro o sul banco, in pigiama e cappello di cotone/lana/paglia, e non ti guardano. Perché prendersi il disturbo? Se non stanno chiacchierando, sono intente a rassettare disporre squamare dormire. Ogni singolo prodotto che comprerete vi verrà consegnato in una busta di plastica con i manici, e se la rifiutate vi guarderanno interdette. I prezzi potete chiederli, ma non li saprete mai.

Vietnam, Nha Trang Market
Vietnam, Nha Trang Market

Menzione a parte meritano due grandi categorie, ristorazione e bellezza. Perché al mercato ci si va anche per colazione, in pausa pranzo e in ogni orario di mezzo per un pasto caldo e una bibita ghiacciata. Dopo aver parcheggiato la bici o il motorino, varcate la soglia dell’area coperta (da tetto o tendaggi o cartoni) e cercate l’area ristoro dove si stende un battaglione di stand dove si cucinano lì sul posto: zuppe, riso “con qualcosa”, noodle in padella, spring rolls, piadine sottili e croccanti, spiedini di carne (chissà quale), mattonelle di mais, seppione alla piastra, pappette dolci di tapioca, gelatine verdi, viola, lilla. Seduti su seggiola di plastica blu formato bimbo, vi avvolgete sulla ciotola/piatto di plastica per meglio accompagnare le bacchette verso la loro destinazione.

Terminato il pasto, (se siete donne o ladyboy) ve ne andate a cercare dove farvi dipingere le unghie sorbendo un caffè con latte condensato e ghiaccio da una cannuccia rosa. Passando sorridete alle ragazze che si fanno gonfiare arricciare meshare puntare i capelli. La scelta per la manicure non è banale, la concorrenza è grande. Ragazze sui 16-18 anni si prenderanno cura delle vostre mani (1 dollaro, 2 dollari anche piedi), dalla pulizia con il limone, al taglio, alle creme, fino allo smalto di colore uniforme o che crea motivi geometrici o floreali. Rigorosamente fluo. Se non avete un caffè in mano, ve lo ordinano dallo stand di fiducia, oppure potete chiedere un succo di canna da zucchero o un frullato fresco per sopportare le temperature da forno. E già che ci sei, Beautiful, perché non ti fai una maschera? -You need to clean your beautiful face!- Mia sorella può farti bellissima, pelle morbida, e anche un massaggio mentre riposi.

Rigenerate e splendenti, non vi dimenticate di ritirare quel vestito che avete portato alla sarta lunedì scorso. Meglio provarlo dietro la tenda, prima di scoprire stasera che è di 2 taglie in meno o in più (classico). E ora filate alla vostra bici, ticket di parcheggio (10 centesimi) in mano, ripetendo come un mantra -No tuc tuc, no moto!- A tutti i conducenti di “taxi” che cercano clienti…

Pronti a pedalare nel folle traffico?

Laos, Pakse Market
Laos, Pakse Market

bottone_torna-gaia

Condividi su:

Un pensiero riguardo “CAMBOGIA, Al Mercato

  • 10 Marzo 2013 in 10:23
    Permalink

    grande Gaia! come il pianeta. Uno sguardo chiaro e affettuoso, vicino e curioso che mi ende amica del mondo e sorella di mercato…. ti abbraccio Shobha

Lascia un commento