MALTA, Occhi (di Osiride)
Marsaxlokk, porto di scirocco
trattieni nelle reti respiri pesanti, sudore e bestemmie
e del pesce rimangono solo le lische scorticate dai gatti neri che si lisciano il pelo
nel sole d’una mattina assonnata.
Gli occhi di Osiride spalancati a prua
e i cuori serrati di chi rimane sulla banchina.
Solcano le onde senza chiedere il permesso, quegli scafi variopinti
giocano ai Greci e ai Fenici
riparando nelle grotte quando il mare si gonfia e il vento ulula al largo
affamato di vita.
Spada, tonno, lampuga
Francia, Spagna, girandole di italiani e tedeschi
e la banda davanti alla chiesa
a scongiurare la malasorte.
I nostri piedi danzano al ritmo di vecchie canzoni
le labbra asciugate dal sale
la testa che gira per il caldo.
Marsaxlokk, porto di scirocco.