Non buoni propositi, buoni progetti. Parte 2: DON’T KICK ME OUT!

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Prendendo spunto dal gioco del Monopoli, nel 2015 il Girovago riparte “passando dal Via”, continuando i progetti in corso e mettendo in cantiere alcune novità.
Una di queste nasce da una vera e propria “Via”, dove ha sede fisica l’editrice Nuova S1: via Adolfo Albertazzi, a Bologna.
La strada è dedicata a un personaggio importante della Bologna del primo Novecento, insegnante e scrittore, del quale nel 2015 si celebra il centocinquantesimo anniversario della nascita.

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Emanuel Carnevali – fonte www.poetryfoundation.org

Inoltre, tra gli allievi di Albertazzi presso l’Istituto Pier Crescenzi di via Saragozza, a Bologna, si conta anche un ragazzo, Emanuel Carnevali, Manolo per gli amici. Il ragazzo lascerà presto la scuola, in rotta di collisione proprio con il suo insegnante, per imbarcarsi, a soli 16 anni, per gli Stati Uniti.
Manolo arriva in America dopo tre settimane di traversata, senza sapere una sola parola d’inglese. Negli otto anni di vita negli Stati Uniti, dal 1914 al 1922, Manolo vive perlopiù in condizioni di miseria, ma non rimane soltanto “morto di freddo nelle cucine d’America”, come cantavano, qualche anno fa, i Massimo Volume. Impara la lingua e pubblica poesie e prose in inglese, conquistando molti lettori illustri. Quando tornerà in Italia, per poi morire di lì a poco, Manolo scriverà due versi fulminanti, in inglese:

O Italy, O great boot 
Don’t kick me out again

O Italia, o grande stivale
Non cacciarmi di nuovo a pedate.*

Da questa citazione parte il nuovo progetto del Girovago, che si intitola, appunto, Don’t Kick Me Out.
In questi versi, infatti, leggiamo sia l’esperienza di sentirsi respinti, sia l’attaccamento e la passione per ciò che ci sta allontanando. Chi non si è mai trovato in questa situazione, e non soltanto in riferimento all’Italia o a un altro Paese, ma anche a un qualsiasi aspetto o contesto della società: scuola, università, lavoro, amore, famiglia, religione…?
Da questo spunto nascono altre domande, che invitano a pensare cosa si perde o cosa si guadagna muovendosi, cambiando strada, cambiando prospettiva.
Il Girovago vi invita a rispondere a questa e ad altre domande, secondo il progetto che sarà illustrato in tutti i dettagli a partire da gennaio 2015 sulla pagina ilgirovago.tumblr.com Le modalità di invio dei contributi verranno fornite nel dettaglio a gennaio 2015, su questo sito e su ilgirovago.tumblr.com

Intanto, non ci resta che farvi i particolari auguri di buon 2015 del Girovago: che sia un anno nuovo pieno di incontri e di viaggi – anche restando “fermi” – e che ogni giorno porti l’occasione per imparare qualcosa di nuovo sulla realtà che ci circonda!


* Nell’edizione italiana del testo, pubblicata con il titolo Il primo dio per Adelphi nel 1978, si legge una versione leggermente diversa – O Italy, O great shoe, do not / Kick me away again! – ma con una traduzione simile a quella proposta («O Italia, o grande stivale, / non buttarmi ancora via a calci!»).

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2 pensieri riguardo “Non buoni propositi, buoni progetti. Parte 2: DON’T KICK ME OUT!

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