Partendo dalla fine (del Titanic)
Come vi avevamo anticipato la scorsa settimana, oggi parliamo dello spettacolo che la Compagnia dei Rifugiati sta provando da qualche mese. Il regista Pietro Floridia ha proposto agli attori di lavorare partendo dal poema di Hans Magnus Enzensberger La fine del Titanic, usando l’affondamento della nave come metafora della crisi che sta attraversando l’Europa e l’Occidente. Floridia chiede a se stesso, alla Compagnia ed al pubblico:
“Chi si salva?”
“Perchè si salva sempre solo la prima classe?”
“Chi è la terza classe?”
“Qual è l’iceberg che ha colpito il nostro mondo?”
Vi raccontiamo tutto questo attraverso le parole di Pietro, delle immagini dalle prove e i disegni di Antonella Selva degli Expris Comics.
In sala prove cominciano le improvvisazioni: ombre di corpi che lottano per vivere proiettate su teli.