CINA, Travasi
Si parla spesso di Cina, a torto o a ragione, come un invasore, come se rappresentasse un pericolo, non solo per l’economia locale, ma si vede al “paese di mezzo” anche come un invasore culturale destinato, se lo si lascia fare, ad inglobare America ed Europa nel suo modello di vita.
Le China Town sparse per le capitali del mondo, le centinaia di ristoranti cinesi e i prodotti a basso costo provenienti dall’Asia sembrerebbero avallare questa ipotesi; la Cina è alle porte, anzi è già dentro e comincia a farla da padrone, minacciando la nostra dieta mediterranea, soppiantando le nostre pizzerie ed invadendo i nostri quartieri, minando la nostra identità!
Cosa accade dall’altra parte del mondo? Come si preparano i crociati cinesi per la battaglia? Forse li immaginiamo vestiti come Mao o come contadini seduti a terra in venti all’interno di una sala che dovrebbe contenerne cinque ad ingurgitare tra uno sputo e l’altro riso e tè.
Spostiamoci a Pechino.
Pechino è invasa da McDonald, Starbucks, caffè, KFC, Armani, Coca Cola, Nikon, Volkswagen, Illy, Lavazza, pizzerie, Apple Store, Nestlé, Nike, Kappa, ecc ecc.
I ragazzi desiderano esattamente quello che desidererebbe un occidentale: telefonini, laptop, iPhone, Nike. Festeggiano S. Valentino, il Natale, il Carnevale, bevono coca-cola e bevande ghiacciate in genere. Solo Pechino ospita quattro chiese cattoliche più quelle protestanti.
Continuano a mangiare il loro cibo, ma se devono fare bella figura, ad esempio con una ragazza, la portano in pizzeria.
Tutto ciò che viene dall’Occidente è per loro sinonimo di qualità, bellezza ed attendibilità, tanto che basta non avere gli occhi a mandorla per potersi spacciare in convegni e conferenze per professori o magnifici rettori.
Quello che l’Occidente teme, in Cina è già avvenuto e va man mano radicandosi.
L’Occidente si può rasserenare: l’unico invasore che può arrivare da Oriente è una copia di se stesso ottimizzata e restituita.
Mentre i cinesi diventano dipendenti dalla caffeina, mentre si dimenticano che le bevande calde sono un toccasana e quelle fredde “veleno”, mentre le vie principali sono per l’80% proprietà di multinazionali straniere, mentre fattorini della McDonald sfrecciano 24 ore su 24, mentre i bambini figli del Dragone aspettano Babbo Natale, mentre tutto ciò accade, in Italia “un” bar gestito da cinesi ci sembra uno scandalo ed una snaturazione, indice di un’invasione in essere, ignorando che, sì, “la Cina è vicina”, ma ci assomiglia in maniera inquietante.
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