NOKHUR, Simboli
Nokhur é un paesino di 1200 anime nelle montagne turkmene che confinano con l’Iran. La strada che vi conduce è impervia e, da gennaio a marzo, lo scioglimento delle nevi invernali e le abbondanti piogge la trasformano in un fiume che preclude l’accesso al paese, lo isola completamente e lo taglia in due. La leggenda dice che gli abitanti siano gli eredi degli antichi greci che si trasferirono nell’area durante l’Ellenismo.
Il cimitero di Nokhur é situato sulle montagne della riva destra. Ogni tomba é segnata da un cippo di legno scolpito e inciso in modo da ricordare l’albero di palma; inoltre, i cippi sulle tombe degli uomini sono sormontati da un palco di corna di varie specie di caprini.
Il villaggio é piccolo, isolato per tre mesi all’anno, le possibilità di svago non devono essere molte; alla vista di un italiano tutte queste corna fanno pensare ad un possibile genere di intrattenimenti invernali delle paesane e a una buona dose di autoironia dei paesani!
(ovviamente la mia é solo una battuta, ci sarà un motivo ben specifico per tale pratica che unisce corna caprine e una rappresentazione di un albero; forse una reminiscenza dell’albero sacro mesopotamico con i capridi rampanti, simbolo di rigenerazione e vita)