Raccontare il teatro attraverso il fumetto: salgono a bordo gli Expris Comics
Per i Diari da uno spettacolo, le nostre cronache multimediali delle prove della Compagnia dei Rifugiati, abbiamo chiesto al gruppo di fumettisti Expris Comics di raccontare, attraverso i loro disegni, il percorso artistico della compagnia fino allo spettacolo di questa estate.
Ma chi sono gli Expris Comics? Ce lo spiegano loro in questo post:
Gli Expris Comics nascono nel 2009 per volontà di un gruppo di sognatori, appassionati di fumetto. Nonostante le prime pubblicazioni del gruppo si possano definire più che altro delle “prove tecniche di trasmissione”, nel 2010 siamo presenti nell’area Autoproduzioni del BIL BOL BUL, riuscendo pure ad elargire autografi seduti al fianco di autori del calibro di David B. e Vanna Vinci! (In effetti siamo sicuri di aver colto qualche loro sbirciata perplessa verso di noi…)
Nel 2011 decidiamo di aver sperimentato abbastanza e cominciamo a fare sul serio. Nasce così, in collaborazione con l’Associazione Sopra i ponti, il volumetto Voli interrotti. Storie abbozzate di migranti con il quale partecipiamo nuovamente al BIL BOL BUL (edizione 2011). Stavolta però, avendo mangiato la foglia, gli organizzatori allestiscono per le autoproduzioni un minuscolo banchetto ad hoc…
Nel 2012, sempre in collaborazione con Sopra i ponti, teniamo un laboratorio di fumetto rivolto a migranti e non. Grazie alla fiducia riposta nel progetto da un giovane editore (nel senso che è giovane davvero, non che è un cinquantenne cheperònonsenteisuoianni e si considera piùgiovanediunventenne), al termine del laboratorio è nato il volumetto Il mio viaggio fino a te, storie di migranti a Bologna del quale siamo molto orgogliosi.
Nel novembre 2012 pubblichiamo il primo numero della rivista Mishamuré – Un’altra rivista a fumetti, risultato dell’esperienza acquisita in questi anni e delle diverse realtà con le quali siamo entrati in contatto.
Al momento ci troviamo piacevolmente coinvolti con Il Girovago per raccontarvi con le matite le prove della Compagnia dei Rifugiati del Teatro dell’Argine. Ci potrete leggere di tanto in tanto su queste pagine. A prestissimo!
Gli Expris Comics coinvolti in questo progetto sono: Federo Trofo, Nicoletta “Innai” Marini, Antonella Selva e Francesco “Lopez” Visicchio.
Nicoletta “Innai” Marini
Nata a Cagliari, ai tempi del boom economico, ho deciso di trovare la mia strada professionale a Bologna (mica emigrata!). Nel 2009 ho fondato con Lopez e Federo Trofo gli Expris Comics. Ho collaborato alla realizzazione di “Voli interrotti” e ho insegnato nel laboratorio grazie al quale è stato realizzato il volume “Il mio viaggio fino a te”. Attualmente sto lavorando per Mishamurè al racconto a episodi “Anche le rette parallele prima o poi si incontrano” di cui potete vedere un estratto qui o qui.
Federo Trofo
Nato quasi trent’anni fa, ho studiato Lettere classiche per poter fare il disoccupato senza troppi sensi di colpa. Secondo Wikipedia, l’isola sulla quale sono nato e cresciuto misura circa 50 Km quadrati: non so dire se mi sia sembrata più grande o più piccola, fatto sta che mi ha insegnato a fuggire dalla solitudine e a ricercarla allo stesso tempo. Quando da bambino ho scoperto che le storie venivano scritte, ne ho scritte di mie, e quando ho scoperto che esistevano i fumetti, ne ho voluto disegnare di miei. Fortuna che poi sono diventato anche un lettore, ma da allora non ho perso il vizio di inventare. Qui alcune mie tavole. 1 – 2
Antonella Selva
Sono nata a Bologna nel 1960. Non ho fatto studi artistici ma letterari: liceo classico e facoltà di lettere (abbandonata in dirittura d’arrivo!!) anche se in un certo senso sono cresciuta in mezzo all’arte “applicata” perché mio padre si occupava di restauro di cornici antiche. Aveva una bellissima bottega artigiana in via del Luzzo proprio sotto le due torri, che molti ancora ricordano, e una valanga di libri d’arte in casa. Mi ha insegnato a fare la doratura a foglia quando ancora ero alle elementari, e più tardi a fare le decorazioni a intaglio sul legno.
Oggi rimpiango di non avere una formazione artistica strutturata anche se l’amore per l’artigianato, il fatto a mano mi è rimasto, ma in effetti il mio approccio col disegno è stato “narrativo” fin dall’inizio: non ho mai pensato all’immagine di per sè ma sempre nel quadro di una narrazione di qualche tipo.
Questo forse è stato il limite che per molto tempo mi ha allontanato dal fumetto, più che la mancanza di scuole nei miei anni giovanili (‘70 – ‘80) o la oggettiva difficoltà di un mondo piuttosto esclusivo: disegnare non mi bastava, sentivo il bisogno di storie forti e significative che allora, nel contesto studentesco, evidentemente non trovavo. Non ero abbastanza motivata a disegnare senza avere qualcosa di importante da dire.
La militanza nelle file della nuova sinistra, che in quegli anni era abbastanza totalizzante, mi ha allontanato dal disegno ma mi ha aperto la strada verso esperienze che, oltre a darmi strumenti efficaci per interpretare il mondo, mi hanno segnato profondamente: il Nicaragua, la Palestina, l’interposizione pacifica nella guerra in Bosnia e il disvelamento degli interessi “imperiali”, l’Iraq e la scoperta del mondo arabo e dell’Islam, l’incontro con i paesi invia di sviluppo, la segregazione urbana, il mondo parallelo dell’immigrazione e le leggi razziali (di oggi). Non avrebbe senso per me disegnare senza essere passata attraverso queste esperienze, ma questo non vuol dire che non sia consapevole dei miei enormi limiti tecnici, per cui mi sto impegnando a fondo per migliorare, il punto è che non mi basterà la vita!
Qui, due disegni dei luoghi in cui vivo: la vecchia medina di Casablanca – la vecchia medina di Bologna
Francesco “Lopez” Visicchio
Disegno, ergo sum. Così è per me, da quando ho memoria. Inseguendo linee, personaggi e colori ho intrapreso un mestiere strano: progetto, costruisco e illustro libri. A Bologna, ho fondato il gruppo Expris Comics con Innai e Trofo, anch’essi reduci da diaspore varie. Vivo spesso nei miei personaggi e sono preso da infinite spirali di autolesionismo perfezionista. Ma questo è il mio mondo: ironico, spigoloso, aperto. Sempre in costruzione. Qui trovate uno dei miei ultimi lavori: http://www.verticalismi.it/la-gazzetta-di-capitanata/
Dove trovare in rete gli Expris: il loro Blog, la loro pagina Facebook