MILANO, Un’ora senza luce che vale un viaggio

Un'ora senza luce che vale un viaggio

Un’ora da scambiare con Berlino o Lhasa, sessanta minuti al posto degli Uffizi o del Louvre. Non so di quante cose si possa dire: un’ora senza luce che vale un Viaggio! Probabilmente il paracadutismo o la notizia di un figlio in arrivo, emozioni che mancano al mio appello, affrontate per la prima volta valgono tanto in così poco.

Dialogo nel buio” questo il nome per un’esperienza sensoriale straordinaria. Il concetto è semplice: si entra in degli ambienti completamente bui e si interagisce, aiutati da una guida con la realtà circostante.

Svanita la luce si perdono i riferimenti ed in parte anche l’equilibrio, paure ataviche percorrono la schiena ed affollano la mente. La voce della nostra guida non vedente diventa da subito àncora e chiave di volta per uscire da lì dentro. Il mondo si capovolge ed io tremo e sorrido, ho gli occhi lucidi e la convinzione che quella voce non mi lascerà solo nel buio. Quando per un lungo secondo mi prende il braccio per indicarmi la via tra un ambiente e l’altro, un senso di tranquillità mi pervade ed ho la netta sensazione che lei ci veda e noi no! Veniamo stimolati ad avvalerci dei sensi restanti per prendere confidenza con quel che ci circonda. Anche il solo parlare ci rivela qualcosa dell’ambiente in cui ci troviamo e ci ridona una forma seppur idealizzata. Il lasso di tempo a nostra disposizione non è chiaramente, e volutamente, sufficiente a poter apprendere nulla, solo si intuisce ed è meraviglioso, la possibilità concreta di percepire in maniera totalmente nuova e impensata un attimo prima, vivendo il reale con nuove prospettive, pur avvalendosi di null’altro che quello che abbiamo sempre avuto con noi.

Per anni ho desiderato questa esperienza nella speranza di subodorare quel senso della vita, che tanto ricerco, anche lì nel buio. E credetemi….l’ho visto! O almeno intravisto. Mi chiedevo se privati del senso che reputavo più importante non si perdesse in parte o del tutto Il Senso stesso della vita… figurandomi, lo ammetto, una vita fondamentalmente buia e priva di stimoli.

Aggirandomi per i vari ambienti che racchiudono le situazioni più diverse certo non ho capito cosa sia la cecità e sono lungi dall’aver aperto il terzo occhio, ma il mondo si è capovolto per un attimo ed io ho fluttuato felice di essere in una realtà che era lì e che non avevo mai visto…

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